Iniziative

Visita a Lenna

Nell’ambito delle iniziative legate al nostro progetto “Generazioni protagoniste – Terza età al Centro”, finanziato grazie ad un Bando della Fondazione Comunità Bergamasca, oggi abbiamo visitato Lenna (Bergamo), piccolo comune montano posto all’imbocco dell’Alta Valle Brembana. A 465 metri sul livello del mare al centro di una corona di alti monti: l’Ortighera, il Menna, il Venturosa, il Toracchio.

Giacomo Calvi, professore amante della storia e dell’arte brembana, ci ha fatto da guida e ci ha fatto scoprire questo interessante angolo della Valle Brembana.

Il nostro tour è iniziato con il Santuario della Madonna della Coltura (dal nome del borgo di Lenna). In quel luogo sorgeva una fucina chiamata “fucina da Gromo”. La tradizione orale riferisce che un garzone ogni qual volta che si recava nel magazzino a prendere carbone  si attardava nella contemplazione di un’immagine della Beata Vergine Addolorata dipinta sul muro. Un giorno la Sacra immagine gli apparve più bella e luminosa del solito attirando l’attenzione anche degli altri operai, diventando meta dei primi fedeli. Al posto della fucina fu così edificato nel 1600 il Santuario. L’immagine della Madonna di cui si parla è oggi custodita e venerata nell’ancona dell’altare maggiore e porta scritto “Octobri 1580”.

Poco distante dal Santuario abbiamo scoperto, ed è stata una gradita sorpresa, la “Casa delle Bambole”; in una antica abitazione del ‘700 ben restaurata, disposte su piu piani sono ospitate migliaia di bambole e balocchi. C’è la stanza delle bambole souvenir provenienti da ogni angolo del mondo, quella delle Barbie, una dedicata alla scuola ed altre che espongono cavalli a dondolo, carrozzine e bambole di ogni dimensione e materiale. 

Infine tappa alla chiesa di San Giovanni Battista, San Rocco e San Sebastiano al Fontanile, nota come San Rocco, edificata nel 1510 a seguito di un’epidemia di peste in origine solo una cappella conserva all’interno un affresco del 1524 che rappresenta la Madonna in trono incoronata dagli Angeli, a sinistra S. Sebastiano e S. Giovanni Battista, a destra S. Giuseppe e S. Rocco: il dipinto è di buona qualità e presenta raffinatezze tipiche di un Rinascimento avanzato (il trono, le stoffe, gli angeli musicanti). Nell’oratorio è visibile sulla parete sinistra una curiosa tela del ’600 o ‘700 che rappresenta il trasporto della S. Casa di Loreto con i Santi Rocco, Francesco e Sebastiano; sul lato opposto, vicino all’ingresso, una tela settecentesca con un soggetto macabro costituito da S. Rocco e gli appestati.