La Cappella del Roccolo

di Luca Zonca

Una targa all’interno della cappella delimita con non poca chiarezza la storia del luogo stesso senza però riuscire a fissare la giusta data dell’edificazione.

Possiamo far risalire l’edificazione della chiesetta alla seconda metà del XVI secolo, quando il comune di Piazzo (ora facente parte del comune di San Pellegrino Terme) era costituito dalla contrada di Piazzo Alto e Piazzo Basso unite tra loro. All’interno della cappella, costruita a metà strada tra le due contrade, si riunivano gli anziani rappresentati la popolazioni delle due parti, i quali cercando ispirazione nella fede decidevano per il bene di tutti. La cappella venne utilizzata come luogo consigliare fino al 1676, quando le due contrade si separarono costituendo due comuni autonomi, mantenendosi l’onere di provvedere alla cappella in base agli estimi del comune di appartenenza.

La chiesetta si presenta ad unico ambiente diviso da una cancellata, che anticamente era in legno, per distinguere il luogo sacro dal portico. Gli scranni che si trovano lungo i due lati, destro e sinistro, ospitavano durante i consigli i rappresentanti delle contrade. La parte sacra è dipinta con decorazioni recenti create sul modello di quelle antiche che ancora si trovano nella stratigrafia della parete, e si suppone che anche la volta e i fianchi all’interno della cancellata erano decorati con affreschi. L’altare in laterizio si presenta importante e sicuramente creato in origine per celebrarvi la messa.

L’intero perimetro del luogo sacro invade una porzione di prato dove fino agli inizi del XX secolo era presente un “roccolo” di proprietà della famiglia Palazzolo, la quale nella sua discendenza vanta l’aver generato il Beato Luigi Palazzolo, che sicuramente frequentò la cappella in oggetto con la sua venerabile presenza.