Festival della Scienza e della Musica 2023
L’Associazione Santa Croce odv, in concomitanza con “Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”, in collaborazione con altre Associazioni operanti sul territorio, Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” , Nature, Art & Habitat Residency , Amici di San Pellegrino, Associazione Priulas e Associazione Amici di Sussia, e l’Accademia Upgrade di San Pellegrino Terme, organizza il “Festival della Scienza e della Musica”, un evento culturale che si svolgerà in date diverse da aprile ad agosto 2023 a Santa Croce (San Pellegrino Terme) con l’obiettivo di valorizzare l’attrattività del proprio patrimonio culturale ed ambientale.
La collaborazione di più Associazioni vuole essere un valore aggiunto, più forze ed energie che si sommano in modo propulsivo, perché la Cultura, puntando a creare nuove condizioni di consapevolezza e sensibilità, possa essere una leva per lo sviluppo del territorio e fattore di crescita per l’intera comunità locale.
La supervisione è affidata al professor Sergio Bittanti
SERGIO BITTANTI Docente emerito al Politecnico di Milano dove ha tenuto il corso di Model Identification and Data Analysis per molti anni. La sua attività didattica e di ricerca ha suscitato l’attenzione di molti giovani studiosi come testimoniato da più di 350 tesi di Laurea Magistrale in ingegneria.
I suoi interessi di ricerca riguardano i metodi dell’identificazione e del controllo dei sistemi dinamici, complementati da diversi studi applicativi, in particolare nel campo dei trasporti e dell’energia.
È autore di numerose pubblicazioni, tra cui 20 libri.
Ha contribuito all’organizzazione di più di 70 conferenze internazionali come membro dei loro Comitati di Programma.
Nella comunità scientifica italiana è stato promotore delle iniziative che hanno portato all’organizzazione del 18° Congresso Mondiale IFAC (International Federation of Automatic Control). Il congresso si è tenuto a Milano dal 28 agosto al 2 settembre 2011, con un numero record di partecipanti, più di 2800 provenienti da 73 Paesi.
Inoltre, ha contribuito all’organizzazione di questi eventi: Symposium on Robust Control Design (Milano, 2003), Workshop su Periodic Control Systems (Cernobbio, Como, 2001), Workshop su Adaptation and Learning in Control and Signal Processing (Cernobbio, Como, 2001), European Control Conference (Roma, 1995), Workshop on the Riccati equation in control, signals and systems (Como, 1989).
Nel 2006 ha ideato e organizzato il convegno per il 50° anniversario della Control Science in Italia (il secondo Convegno Internazionale sui Problemi dell’Automatismo) tenuto al Politecnico di Milano il 18 settembre 2006.
È attivo nella vita di varie associazioni scientifiche, in particolare l’International Federation of Automatic Control (IFAC), l’Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE) e l’EUropean Control Association (EUCA).
All’interno di IFAC ha preso parte al suo organo direttivo (il Council) nel triennio 2002-2005, il triennio durante il quale IFAC ha deciso di assegnare all’Italia il Congresso Mondiale nel 2011. È stato anche membro del Council nel triennio 2014/2017, come Presidente del Comitato Esecutivo e, come tale, uno dei due Vicepresidenti dell’IFAC in quel periodo.
Per EUCA, è stato direttore responsabile (editor in chief) dell’European Journal of Control dal 2003 al 2013.
Sergio Bittanti è da tempo associato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed è membro dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere, una Accademia la cui fondazione risale alla Costituzione della Repubblica Cisalpina (1797).
https://bittanti.faculty.polimi.it/bittanti_home.php
Calendario
24 febbraio ore 20,30
Presentazione Libro “ANTEA” – prof. Bonaventura Foppolo
10 marzo ore 20,30
Presentazione libro di poesie KUTAFAKARI – prof. Roberto Tauro
Apertura Mostra Personale di Tiziana Vecchi
17 marzo ore 20,30
Presentazione del libro dio poesie “Dentro un chicco di caffè” – prof.ssa Adriana Rinaldi con la partecipazione della violoncellista Ilaria Giorgi
15 aprile ore 20,30
Concerto nell’ambito dell’iniziativa “Nella città di tutti”, settimana della Cultura, Diocesi di Bergamo
Chiesa Parrocchiale di Santa Croce
“Tra fede e Musica” Sinfonia – Passione Opera 23 di Marcel Dupré all’organo il Maestro Alessandro Lupo Pasini
13 maggio ore 18,30
Giuseppe Remuzzi
Direttore Dipartimento di Ricerca Malattie rare Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – IRCCS – Bergamo
tema: Il futuro dell’umanità attraverso le lenti della scienza medica
In che mondo viviamo? E soprattutto in che mondo vivremo? Certo quello di oggi è molto diverso da quello dei nostri nonni. Qualcuno sostiene che nel giro di vent’anni, e forse anche prima, il nostro mondo sarà popolato di robot intelligenti, più di quante non siano le automobili oggi e ce ne saranno in ogni famiglia, fabbrica, ufficio. Sarà un bene? Non lo so, non lo sa nessuno.
Le due sfide più importanti? Cambiamenti del clima e povertà.
Immaginiamo un aumento della temperatura di 1,5-2 gradi; quando si verificherà le conseguenze non saranno uguali dappertutto. E tutto ciò causerà migrazioni di massa. Questa volta saranno centinaia di milioni di persone a muoversi e i conflitti diverranno inevitabili.
Non solo ma c’è da fare i conti con la sovrappopolazione.
Siamo otto miliardi adesso e nel 2100 saranno undici miliardi e duecento milioni, un aumento del 50 per cento. Se non si fa qualcosa così tante persone, in Paesi già molto poveri, saranno un ostacolo formidabile allo sviluppo di quelle aree del mondo e questo non va visto come un problema loro, metterà quasi certamente in crisi l’equilibrio globale. L’unico modo per evitarlo è investire in educazione e pianificazione familiare. Succederà? Forse, a patto che le agenzie internazionali che si occupano di salute e i filantropi che hanno a cuore la sorte dei Paesi poveri dedichino attenzione a questo problema e siano consigliati meglio (la Banca Mondiale ha migliaia di economisti fra i suoi dipendenti ma pochissimi studiosi di salute pubblica).
Ma ammettiamo per un momento che si trovi il modo di contenere la crescita demografica; a quel punto ci si potrebbe cominciare a chiedere come saranno i bambini di domani. E non è una domanda retorica perché gli scienziati oggi sanno fare gene-editing (un po’ come quando si correggono le bozze di un articolo) col nostro DNA. Lo faranno davvero? Penso di sì e anche molto presto, con l’obiettivo di correggere anomalie genetiche, quelle che sappiamo essere responsabili di tante malattie rare. Ma fare gene editing vuol dire invariabilmente passare il gene nuovo, che abbiamo introdotto in un certo embrione al posto di uno malato, alle generazioni future. Insomma, quella modificazione genetica è per sempre. E i problemi etici? Se lo si fa per eliminare certe tare ereditarie che se no si trasmetterebbero di padre in figlio non vedo nessun problema. E a pensarci bene un po’ lo si fa già. Ma c’è chi è contro, e allora è bene pensarci adesso prima che la disponibilità di tecnologie come CRISPR-Cas9 (quella che consente il gene editing appunto) ci mettano di fronte a situazioni impreviste che poi si finisce per affrontare in emergenza sull’onda delle emozioni. Nessuno dei genitori di bambini con malattie ereditarie ha dei dubbi sul fatto che pur di correggere quell’alterazione sarebbe disposto a qualunque manipolazione del Dna. E chi fa le leggi, a me pare, non può non tener conto del punto di vista dei genitori dei bambini che nascono (o nascerebbero) con tare ereditarie. Non solo, ma quando si discute di cose etiche, la prima voce da ascoltare dovrebbe essere proprio quella degli ammalati.
Ma chi è contro per principio usa un altro argomento. «Dove poniamo il confine?» In altre parole cos’è la malattia? Potremmo considerare anche l’obesità come una malattia o la predisposizione a drogarsi o ad abusare di alcolici. Di questo passo, dicono, finiremo per «ricreare» un uomo perfetto.
Ma chi di noi vorrebbe un figlio destinato a drogarsi se fosse possibile evitarlo? Certo c’è la questione del libero arbitrio e se sia giusto o meno interferire col corredo genetico di quel ragazzo privandolo della libertà di decidere se drogarsi o meno pur in presenza di familiarità o anche soltanto di una predisposizione a farlo.
Tutto questo esula dalle competenze della scienza, è materia per filosofi e nella discussione va certamente coinvolta la società civile e chi legifera. Gene editing è un’arma a disposizione dei medici come tante altre. In questo momento prima di porci il problema se sia giusto o no utilizzare questa tecnologia dobbiamo assicurarci che funzioni e che non si associ eventualmente a problemi magari più gravi della malattia che vogliamo guarire e che poi si trasmetta alle generazioni successive. Insomma è tutto molto complesso
10 giugno ore 21,00
OMAGGIO A BATTISTI – con Greta Caserta – Luca Marcassoli – Marco Scotti
16 giugno ore 20,30
Domenico Giupponi
già presidente AVIS Lombardia
Sangue e plasma: la donazione è cultura
La donazione sembra un gesto banale in verità, le motivazioni che spingono a donare il sangue possono celare significati culturali molto differenti. Non per tutti donare il sangue ha le stesse implicazioni morali, culturali e sociali; quindi non per tutti la ragione alla base di questo importantissimo gesto è la medesima. Ci soffermeremo sulla composizione del plasma sul ruolo dello stesso nell’immunità con cenno ai vaccini. Il plasma è la componente più voluminosa del sangue umano, la sua disponibilità dipende dalle donazioni. Le terapie plasma derivate vengono utilizzate per trattare un’ampia gamma di malattie. Il plasma è quindi prezioso e ne serve molto. Quali i vantaggi e quali le prospettive future; sarà possibile la sintesi del sangue e del plasma in laboratorio? Qual è la situazione in Italia.
24 giugno ore 18,30
Federica Burini
Professore di Geografia, Pres. corso Planning and Management of Tourism Systems, Università degli Studi di Bergamo
Valorizzare i paesaggi e i saperi della montagna per un nuovo abitare
La valorizzazione del paesaggio è uno dei capisaldi di una progettazione turistica sostenibile, sia per il ruolo che assume nella trasmissione dei valori sociali e culturali delle comunità locali, sia per la sua rilevanza a livello internazionale, quale paradigma di valorizzazione il patrimonio naturale e culturale garantendo il perseguimento di azioni sostenibili. I territori montani, a forte valenza paesaggistica, sono attualmente interessati da un’attenzione che li rende attrattivi per visitatori e turisti, rispondendo al crescente desiderio della società contemporanea di sperimentare alcune pratiche, lontano dal ritmo frenetico della vita urbana, circondata da un patrimonio naturale e culturale ed esperienze uniche. Soprattutto nel nostro tempo, caratterizzato da sfide ambientali, pandemiche e geopolitiche, le aree montane hanno bisogno di scoprire il turismo in una prospettiva sostenibile e di rete, mostrandosi quali laboratori di sperimentazione di un nuovo abitare, più vicino ai luoghi di pregio ambientale portatori di saperi e valori in via di oblio. Questi dovrebbero essere i principi da seguire per un metodo di co-progettazione finalizzato alla valorizzazione del paesaggio e dei saperi della montagna per un nuovo abitare: ascoltando i bisogni delle diverse categorie di abitanti, è possibile rinnovare il ruolo del turismo di fronte alle sfide ambientali, sanitarie e sociali del nostro tempo, per rinnovarlo in modo sostenibile, utilizzandolo quale volano per superare le criticità strutturali dei territori.
1 luglio ore 21,15
“Il giro del mondo in venti canzoni”
con Alessandro Lupo Pasini e Debora Tundo,
Lele Melotti (batterista), Fabio Crespiatico (basso) e Denny Lodi (ballerino)
7 luglio ore 20,30
Ilaria Zilioli
Legal Officer Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Il pianeta Terra è la nostra casa nello spazio e dobbiamo preservarlo
Alcuni astronauti, che vedono il nostro pianeta dallo Spazio, lo descrivono come un puntino blu nell’Universo, altri lo considerano come la nostra astronave nello Spazio. Ad oggi, malgrado una ricerca scientifica e uno sviluppo tecnologico avanzati, non abbiamo ancora trovato un altro pianeta su cui andare a vivere, né avremmo i mezzi per farlo. Una cosa è certa : la Terra va salvaguardata perché è la nostra “casa nello spazio” e non ne abbiamo un’altra dove la specie umana possa trasferirsi.
Durante la conferenza vedremo come i satelliti dell’ESA, in particolare quelli che si occupano dell’Osservazione della Terra, monitorano lo stato di salute del pianeta e ci allertano sulle sue condizioni, che stanno cambiando drasticamente e ad una velocità allarmante anche a causa delle azioni dell’uomo. Sta a noi umani cercare di porvi rimedio e in fretta, perché ne va della nostra sopravvivenza su questo meraviglioso pianeta.
15 luglio ore 20,30
Manuel Roveri
Full Professor
Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria
Politecnico di Milano
Il ruolo degli oggetti intelligenti per il monitoraggio della montagna
Internet-of-Things (IoT) e Cyber-Physical Systems (CPS) stanno acquisendo sempre più rilevanza in molte applicazioni scientifiche e ingegneristiche e stanno diventando la soluzione tecnologica di riferimento per il monitoraggio e il controllo di sistemi industriali, infrastrutture critiche, smart grid, reti di distribuzione idrica, ambienti naturali o fisici. Tali sistemi sono generalmente composti da un insieme ampio ed eterogeneo di unità dotate di capacità di sensori/attuatori, elaborazione e comunicazione in modo da poter interagire con l’ambiente in cui operano. Negli ultimi anni la diffusione pervasiva di tali sistemi e la necessità di soddisfare le loro crescenti richieste di autonomia, efficienza energetica e affidabilità hanno portato i progettisti ad orientarsi verso soluzioni basate su intelligenza artificiale fornendo quindi intelligenza a questi dispositivi. Questo intervento affronterà la progettazione, lo sviluppo e la messa in opera di sistemi di oggetti intelligenti con particolare attenzione alle applicazioni di monitoraggio della montagna.
21 luglio ore 20,30
Enrico Bassi,
Naturalista ornitologo, collabora con la Vulture Conservation Foundation (VCF) e il Parco Nazionale dello Stelvio su progetti di monitoraggio e conservazione
Il piombo nelle munizioni da caccia: l’ingrediente segreto che minaccia aquile reali, avvoltoi e altri rapaci
Nel corso della serata saranno evidenziati gli aspetti biologici e comportamentali di alcuni dei grandi rapaci diurni presenti in Lombardia e forniti alcuni cenni sulla loro distribuzione e preferenza ambientale. Per queste specie, carismatiche e rare, numerose ricerche hanno evidenziato quanto sia grave la problematica dell’intossicazione da piombo (saturnismo) che deriva dalle munizioni da caccia.
Queste munizioni infatti, presenti sotto forma di schegge e pallini nel corpo degli animali abbattuti e nei visceri degli ungulati lasciati sul terreno dai cacciatori, rappresentano un rischio fortissimo per la loro sopravvivenza poiché, se le ingeriscono, possono intossicarsi fino alla morte per saturnismo acuto o cronico.
Sulle Alpi e in Europa centro meridionale, la problematica è particolarmente grave: ben il 44% delle carcasse di Aquila reale e avvoltoi analizzati ha evidenziato valori cronici di piombo superiori al normale e livelli da avvelenamento clinico nel 26% dei casi.
(nella foto il prof. Bassi con un gipeto catturato al nido e dotato di radio satellitare per seguirne gli spostamenti)
22 luglio ore 20,30
CONCERTO ALLIEVI
“FAME” CONCERTO Allievi dell’Accademia Upgrade
Voce e Pianoforte Giada Genini
Voce Michela Traini
con la partecipazione dei piccoli talenti di Upgrade
5 agosto ore 20,30
Fabio Peri
Astrofisico, Conservatore del Civico Planetario di Milano
James Webb Space Telescope: uno sguardo sull’infinito – Dall’origine dell’universo alla ricerca della vita!
ore 23,00 Le meraviglie del cielo notturno – Guida con puntatore laser
Il James Webb Space Telescope (Jwst), il nuovo telescopio spaziale, è stato finalmente lanciato il 25 dicembre 2021. Tante sono le attese da parte degli scienziati di tutto il mondo.
Si spera che le sue osservazioni possano fornirci informazioni importanti per migliorare la nostra conoscenza sull’origine dell’universo, sulla nascita delle prime galassie e, soprattutto, avremo uno strumento per la ricerca della vita in pianeti extrasolari. Non orbita attorno alla Terra, come il suo predecessore, il telescopio Hubble, ma è stato posizionato nel “punto lagrangiano L2”. Perché? Cosa significa? Poi è un telescopio per l’infrarosso…
Come mai? Come fa a fare foto “visibili”? I primi dati sono già estremamente interessanti, tutto sta funzionando bene, ma quali scoperte riuscirà a fare? Come farà ad analizzare le atmosfere dei pianeti per scoprire l’eventuale presenza di vita? Tecnologia e scienza dialogano tra loro per arrivare a vedere là dove nessuno ha mai guardato… prima!
5 agosto ore 20,30
Fabio Peri
Astrofisico, Conservatore del Civico Planetario di Milano
ore 23,00 Le meraviglie del cielo notturno – Guida con puntatore laser
Che bello il cielo stellato! Tutti rimaniamo affascinati dallo spettacolo di una notte piena di stelle, oggi come nel passato. Unendo quei puntini luminosi i popoli antichi hanno immaginato dei disegni, le costellazioni, e inventato storie mitologiche che si intrecciano in cielo e ci aiutano a riconoscere le stelle. Orsa, Lira, Cigno, Andromeda e Perseo… ma anche Arturo, Deneb, Vega, la Polare… Impariamo a riconoscerle guardando il cielo ad occhio nudo, magari aiutati, almeno all’inizio, da una “spada laser”, riallacciando un rapporto con il cielo che le luci della città ci vietano, ripercorrendo sentieri stellari che ritmavano la vita dei nostri antenati e che anche oggi accompagnano il nostro pianeta nel suo viaggio nell’universo.
18 agosto ore 21,00
Il Conte del Sagrato
Storie e racconti sull’Innominato
Lettura scenica a due voci di e con Carlo Arrigoni e Mattia Cattaneo
Accompagnamento musicale di Viola Valsecchi
A 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, brani tratti da “I Promessi Sposi” e dalla prima stesura del romanzo “Fermo e Lucia”
25 agosto ore 17,30
Italo Calvino a cento anni dalla nascita
Le città invisibili
Aide Bosio voce recitante
Marco Mazzoleni violino
Il pomeriggio culturale è organizzato dall’Associazione “Amici di San Pellegrino”
Da alcuni anni il loro incontro a ricordo degli amici scomparsi si svolge a Santa Croce con un tema culturale che quest’anno è dedicato ad Italo Calvino a cento anni dalla sua nascita.
Il romanzo “Le città invisibili” è composto da nove capitoli, ciascuno dei quali si apre e si chiude con un dialogo fra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan che interroga l’esploratore sulle città del suo immenso impero. Si narra quindi di luoghi immaginari al di fuori del tempo che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Uno spettacolo multidisciplinare di musica e parole.