Festival della Scienza e della musica 2023

Ha preso il via il Festival della Scienza e della Musica 2023

Sabato 13 maggio ha preso il via il «Festival della scienza e della musica Santa Croce San Pellegrino Terme 2023».
Dopo qualche appuntamento d’«antipasto», tra fine febbraio e marzo, e l’avvio ufficiale della rassegna dello scorso 15 aprile con il concerto del Maestro Alessandro Lupo Pasini, si è svolta, nella hall delle scuole elementari la prima conferenza organizzatadel prof. Giuseppe Remuzzi (Direttore Dipartimento di Ricerca Malattie rare Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – IRCCS – Bergamo) con una conferenza molto interessante organizzata insieme alla Fondazione ARMR con il contributo dei “Maestri del Lavoro”, dell’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino, della Sanpellegrino spa, e con il patrocinio di molti importanti enti e istituzioni. Tema: il futuro dell’umanità attraverso le lenti della scienza medica.

Il  cambiamento  climatico può trasformarsi in una catastrofe per l’intera umanità: bisogna dunque prepararsi agli  scenari peggiori, questo l’appello lanciato dal professor Remuzzi. Delle crisi in atto, dunque, quella ambientale dovrebbe essere quella che deve maggiormente preoccupare.

La percezione che noi abbiamo è però tenue, e quindi sfugge alla nostra attenzione, sembra lontana nel tempo, ma la somma di tutti i piccoli scostamenti ha portato oggi ad una visibilità macroscopica; dobbiamo essere sempre più attenti alle politiche dell’ambiente.

Altro tema forte è la crescita demografica, nel 2016 sulla Terra eravamo sette miliardi nel 2100 saremo 11,2 miliardi, con una crescita del 50%, se non si fa qualcosa, in paesi già molto poveri, questo incremento sarà  un ostacolo allo sviluppo di  quelle aree del mondo già oggi più povere e questo non va visto come un problema loro,  metterà quasi certamente  in crisi l’equilibrio globale, ci saranno migrazioni di massa, saranno  centinaia di milioni di persone a muoversi.

«Ora» dice il prof. Remuzzi, «ammettiamo per un momento che si trovi il modo di contenere la crescita demografica, che si riesca a prevenire le malattie e che ci sia cibo per tutti, a quel punto ci si potrebbe cominciare a chiedere come saranno i bambini di domani?»

La clonazione può essere una preoccupazione? Ci sono buone ragioni mediche per preoccuparsi? Cosa c’è di sbagliato nel creare un bambino gemello genetico di un genitore, o di un fratello maggiore che è morto tragicamente o di uno scienziato ammirato, una star dello sport o una celebrità?
Se è lecito e persino ammirevole che i genitori aiutino i propri figli in scuole costose, assumendo tutor privati, mandandoli a tennis, fornendo loro lezioni di piano, di balletto e così via, perché non è altrettanto ammirevole che i genitori utilizzino qualsiasi tecnologia genetica possa emergere (a condizione che sia sicura) per migliorare l’intelligenza, l’abilità musicale o l’abilità atletica dei propri figli?

E i problemi etici?  Se  lo si fa per eliminare certe tare ereditarie che si trasmetterebbero di padre in figlio non vedo nessun problema Quando per esempio selezioniamo gli embrioni della fecondazione in vitro per evitare di trasferire nell’utero della mamma quelli con alterazioni del DNA associate a  malattie

Nessuno dei genitori di bambini con malattie ereditarie ha dubbi sul fatto che pur di correggere quell’alterazione sarebbe disposto a  qualunque manipolazione del DNA.

Comunque sia, chi ha paura dei progressi della scienza deve sapere che purtroppo anche quando si potrà fare gene-editing  nascerà forse qualche bambino malato in meno, ma malattie e disabilità non spariranno certo dall’oggi al domani (purtroppo)

Prima della conferenza, si era tenuto l’incontro con i Maestri del Lavoro del Consolato Provinciale di Bergamo, presenti a Santa Croce con il Console Alberto Caldara; è stata l’occasione per la consegna da parte di Pietro Nespoli di una riproduzione del “Cavaliere in un paesaggio” di Girolamo da Santacroce alla nostra Associazione.

La conferenza è stata organizzata in collaborazione con Fondazione A.R.M.R. “Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare” delegazione delle Orobie e la sua presedente Daniela Guadalupi Gennaro; presente il sindaco di San Pellegrino Terme Fausto Galizzi.